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Quanto consuma un frigorifero

immagine di un frigorifero

In ogni casa gli elettrodomestici hanno un ruolo fondamentale e possono semplificare molte azioni quotidiane, ma comportano un consumo di energia. Alcuni di questi, quali televisore e computer, possono ad esempio essere messi in stand by quando sono inutilizzati, ma lo stesso non si può dire del frigorifero, necessario per la conservazione di molti alimenti, quali ad esempio latte, salumi e formaggi, oltre magari alle bevande in estate.

Questa esigenza richiede la necessità di tenerlo acceso 24 ore su 24, proprio per questo può essere determinante scegliere un modello che non impatti eccessivamente sui costi che ci ritroveremo in bolletta. Ma quanto consuma un frigorifero? Non è così impossibile farci un’idea piuttosto precisa.

Quanto consuma un frigorifero? Il calcolo

Non è così semplice capire quanto consuma un frigorifero, visto che l’impatto in finale in bolletta può dipendere da molti fattori, tra cui spiccano la classe energetica e la dimensione. Gli elettrodomestici di recente produzione hanno certamente un costo di mercato maggiore, ma il risparmio che garantiscono a livello di consumo permetterà di rientrare in breve tempo dell’investimento fatto.

Se non si vogliono evitare sprechi è fondamentale non lasciare lo sportello aperto se non strettamente necessario.

Gli elettrodomestici in classe A sono certamente quelli più efficienti sul piano energetico, ma anche in questo ambito possono esserci delle piccole differenze. I frigoriferi in classe A+++ hanno in media un consumo pari a 166 kWh annui, mentre se si passa a quelli in classe A+ può essere pari a 344 kWh.

I meno efficienti sono quelli in classe G, che hanno consumi che possono superare anche i 700 kWh.

Il frigorifero è comunque l’elettrodomestico che spesso non viene sostituito se non quando è strettamente necessario, proprio per questo c’è chi ne sta utilizzando uno che può avere anche 20 anni di vita alle spalle. Certamente questa non rappresenta la scelta migliore a livello economico: spesso possono arrivare ad assorbire 781 kWh l’anno, decisamente di più rispetto ai migliori modelli presenti oggi in commercio (in media 100 kWh).

Quanto consuma un frigorifero al giorno

Un frigorifero di classe B ha un consumo medio di 160 kWh annui. Quanto consuma, dunque, al giorno? La risposta è 0,44 kWh.

Volendo capire quanto spendiamo in termini economici, basterà moltiplicare 0,44 kWh per il costo finito in bolletta di 1 kWh. Al momento in cui si scrive, tale prezzo si aggira attorno ai 23,75 centesimi di euro per kilowattora.

Un frigorifero di classe B ci fa spendere mediamente 0,1045 € al giorno.

Tale consumo è calcolato su un elettrodomestico nuovo. Nel caso in cui il frigorifero avesse qualche anno sulle spalle, il consumo giornaliero aumenterebbe sensibilmente.

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Consigli per ridurre i consumi

Il frigorifero non può ovviamente essere spento per conservare i cibi che vengono mantenuti all’interno, ma è possibile comunque fare qualcosa per poter ridurre i consumi ed evitare salassi in bolletta. Niente paura, bastano davvero poche semplici accortezze per raggiungere l’obiettivo. Ecco cosa puoi fare.

  • Attenzione alla classe energetica. Quando si parla di elettrodomestici è sempre necessario prestare attenzione alla classe energetica, elemento che incide in maniera decisa sui consumi. Al di là delle dimensioni, è indispensabile che sia di classe A+, che ha un consumo del 60% in meno rispetto a un apparecchio che ha diversi anni di vita alle spalle. Recentemente questa classificazione è stata sostituita da una scala di colori, che va dal verde al rosso, con la classe A in verde scuro che rappresenta il livello massimo di efficienza energetica e la classe G in rosso scuro che indica il livello più alto di consumi.
  • Attenzione alla temperatura. Un aspetto poco considerato ma che può risultare determinante sui costi che ci ritroveremo in bolletta è la temperatura a cui impostiamo l’apparecchio. Spesso, infatti, si pensa che questa sia preimpostata e che non si possa fare altrimenti, ma in realtà non è così. L’ideale se non si vuole andare incontro a un salasso sarebbe impostare la temperatura del frigo tra 1° e 4° C e quella del congelatore a -18° C. Per ogni grado al di sotto il consumo crescerà del 5%.
  • Scegli bene dimensione e posizione. In un’ottica di risparmio la grandezza di questo elettrodomestico svolge un ruolo importante. Come è facile immaginare, un apparecchio più grande consuma di più, ma può essere pressoché inutile per una famiglia di due-tre persone, specialmente perché difficilmente si conservano dei cibi per troppi giorni. E’ importante poi anche evitare di posizionare frigorifero e congelatore (vale per chi li prende combinati) vicino a fonti di calore, altrimenti l’effetto che dovrebbero svolgere viene praticamente vanificato. Non si dovrebbero quindi mai mettere nei pressi di forno elettrico, piano cottura, stufe e termosifoni, ma anche in stanze dove per diverse ore della giornata il sole può entrare senza grande difficoltà. Per riuscire a raggiungere la temperatura necessaria servirà così un maggiore consumo di energia, oltre a diminuire il ciclo di vita del dispositivo. Si dovrà inoltre metterlo a una distanza di circa 20 centimetri dalla parete, in modo tale da garantire un ricambio d’aria ed evitare che sul muro possano formarsi quelle antiestetiche macchie nere. 
  • La manutenzione è importante. Se si vuole che l’apparecchio duri più a lungo e che i cibi non vadano male, si dovrebbe programmare almeno una volta al mese un controllo generale a livello di manutenzione. Si dovrebbe così sbrinarlo per eliminare il ghiaccio che può accumularsi e sostituire le guarnizioni se queste dovessero risultare troppo vecchie o ormai usurate. il